Sono circa sei secoli che la storia della Famiglia Borromeo si intreccia con quella del Lago Maggiore.
L’acquisizione della Rocca di Angera nel 1449 e dei primi terreni dell’Isola Madre nel 1501 segnano l’inizio di un rapporto unico con questi luoghi che ancora oggi hanno un grande valore.
ROCCA DI ARONA
Acquisizione della Rocca
Filippo Maria Visconti cede la Rocca di Arona insieme all’intero Comune come feudo a Vitaliano I Borromeo. Per ben quattro secoli la Rocca rimase in mano alla Famiglia Borromeo, dando addirittura i natali al futuro cardinale San Carlo.
CASTELLI DI CANNERO
Lodovico Borromeo e l’acquisto dei castelli
Lodovico Borromeo scaccia la famiglia Malpaga dai castelli di Cannero, al confine con la Svizzera. Nei documenti dell’archivio si legge che il 6 Ottobre 1519, il giorno prima di Santa Giustina Borromeo, egli iniziò la costruzione della fortezza detta Vitaliana – in onore del capostipite della famiglia.
In pochissimo tempo la fortificazione fu completata, ma divenuta in poco tempo inutile dal punto di vista militare fu abbandonata nel secolo successivo.
I castelli sorgono su due scogli a poca distanza dalla riva e sono attualmente in ristrutturazione: ci vorranno circa 3 anni di lavori.
I PROTAGONISTI
San Carlo Borromeo
Nella Rocca di Arona, nella stanza detta dei Tre Laghi e in seguito a lui dedicata, nasce San Carlo Borromeo, cardinale e arcivescovo di Milano, che sarà proclamato santo a Roma il 1° Novembre 1610.
Amatissimo nella sua diocesi per le numerose opere di bene e per l’abnegazione e lo spirito di sacrificio dimostrato durante la peste del 1576-1577, fu una figura importantissima per la storia della Chiesa di cui fu un grande riformatore e uno dei protagonisti del concilio di Trento.
Ad Arona sorge anche la sua statua gigante, detta il Sancarlone, eretta poco dopo la sua morte.
I PROTAGONISTI
Federico III Borromeo
A Milano nasce Federico III Borromeo, cardinale e arcivescovo di Miliano. Era il cugino San Carlo, a cui era molto legato. Venne citato da Alessandro Manzoni nel romanzo I Promessi Sposi.
L’autore dedicò molte pagine alla sua persona, descrivendolo come presenza pastorale benevola e austera, nobile di natali e di animo.
I PROTAGONISTI
Vitaliano VI
Nasce Vitaliano VI Borromeo, considerato il creatore del palazzo e del giardino dell’isola Bella. Molto colto e intelligente, corrispondeva con capi di stato e notabili in tutta Europa. La sua sterminata corrispondenza, conservata nell’Archivio Borromeo sull’Isola Bella, contiene numerose lettere dove descrive minuziosamente il progetto anche disegnando i dettagli architettonici a margine degli scritti.
ISOLA BELLA
Il giardino all’italiana
Viene realizzato il giardino dell’Isola Bella, ornato alla sua sommità da una statua di un unicorno simbolo della famiglia. Il giardino è un esempio perfettamente conservato dello stile barocco. È ornato da numerose statue, obelischi e fontane che sorgono su terrazze digradanti sul lago. Parterre fioriti si alternano a scenografie di pietra che creano delle vere e proprie scenografie teatrali.
La sua forma vista da lontano ricorda la poppa di un galeone che solca le acque del Lago Maggiore.
I PROTAGONISTI
Carlo IV Borromeo
Carlo IV unirà al suo cognome quello della prima moglie, Giulia Arese. Personaggio eclettico, sposerà in seconde nozze Camilla Barberini e diventerà Vicerè di Napoli per gli Asburgo. Acquistò il feudo di Maccagno sul Lago Maggiore.
ISOLA BELLA
Napoleone Bonaparte
Napoleone Bonaparte soggiorna per due giorni all’isola Bella con un seguito di circa sessanta persone. Non fu accolto di persona dal Conte Borromeo, offeso perché l’esercito francese aveva distrutto la Rocca di Arona, uno dei suoi possedimenti. Le lettere dell’amministratore del palazzo che raccontano l’accaduto al Conte parlano di sporcizia, suppellettili rotte e grande maleducazione di tutto l’enotourage dell’imperatore. Per fortuna Napoleone trovò noioso il soggiorno sia all’Isola Bella che all’Isola Madre, dove andò a caccia di fagiani.
Nel palazzo esiste ancora la sua stanza, con il letto originale dove dormì.
I PROTAGONISTI
Le Cinque giornate
Dopo le Cinque giornate di Milano, avvenute tra il 18 e il 22 marzo del 1848, i nobili milanesi che avevano partecipato all’insurrezione vennero multati da Radetzky. Tra loro anche Vitaliano IX che aveva partecipato attivamente alla rivolta. Il prezzo da pagare fu altissimo per le finanze del Conte e di tutta la famiglia.
ISOLA MADRE
La Cappella
È Vitaliano IX ad incaricare nel 1858 l’architetto Defendente Vannini di trasformare l’oratorio in quella che sarà la cappella di famiglia.
La soluzione scelta è un compromesso adatto alla semplicità e alle dimensioni ridotte del tempio: un’unica aula con una piccola abside per questa chiesetta posta di fronte al palazzo. La decorazione della facciata è in stile neorinascimentale, con pannelli in terracotta prodotti a Milano.
Nella cripta sono sepolti alcuni membri della famiglia.
I PROTAGONISTI
Giberto Borromeo e il tunnel del Sempione
Il 19 maggio 1906 inaugura il tunnel ferroviario del Sempione. Giberto Borromeo, senatore del Regno d’Italia è presidente del comitato italiano per il Sempione, che verrà costruito in soli 8 anni tra Briga – nel Canton Vallese svizzero – e Iselle, nei pressi di Domodossola. Tunnel ferroviario che rimarrà fino al 1982 il più lungo del mondo, con i suoi quasi 20 chilometri di lunghezza.
ISOLA BELLA
La conferenza di Stresa
Si tenne tra le sale del Palazzo Borromeo dell’Isola Bella la conferenza di Stresa che tra l’11 e il 14 aprile 1935 vide sedersi al tavolo il ministro degli esteri francese Pierre Laval, il primo ministro britannico Ramsay MacDonald e il capo del governo italiano Benito Mussolini.
Lo scopo dell’accordo fu quello di riaffermare i principi degli accordi di Locarno e di dichiarare che l’indipendenza dell’ Austria “avrebbe dovuto continuare ad ispirare la loro politica comune“.
Le tre parti si dichiararono pronte a reagire ad ogni futuro tentativo da parte della Germania di modificare o violare il Trattato di Versailles.
ISOLA BELLA
Il Salone nuovo
Vitaliano X, sulla base dei disegni e del grande modello ligneo realizzato nel 1871 dal falegname Ottolina, farà riprendere nel 1948 i lavori al Salone nuovo.
È il più vasto degli ambienti del palazzo e si eleva oltre i tre piani dell’edificio, di fronte alla darsena. La pianta a quattro colonne su cui poggia la cupola è frutto della lunga elaborazione progettuale iniziata da Andrea Biffi e Vitaliano VI. La decorazione a stucco su sfondo azzurro delle pareti, eseguita seguendo i disegni originali, include quattro putti agli angoli dei pilastri che sorreggono gli emblemi in bronzo che campeggiano nello stemma di famiglia: il cammello, il liocorno, il morso e il ramo di cedro.
Non fu invece mai costruita la grandiosa cupola che nei primi progetti sovrastava il palazzo.
Tra il 1948 e 1958 oltre al Salone, viene completata anche la facciata settentrionale e il grande molo.
ISOLA MADRE
Apertura del palazzo al pubblico
Il Palazzo dell’Isola Madre, abbandonato da tempo, viene nel 1978 restaurato e aperto al pubblico. Una parte degli arredi è originali, parte arrivano da altre dimore della Famiglia Borromeo Al suo interno sono anche esposti oggetti di vita quotidiana, come i servizi di piatti e le livree del personale.
ISOLA BELLA
Archivio Borromeo
L’Archivio Borromeo dell’Isola Bella contiene quasi 5 milioni di documenti, databili dal 1300 al 1940. Gran parte della documentazione relativa alla storia del territorio del feudo Borromeo – che si estendeva praticamente intorno a tutto il lago – è contenuta qui. Registrazioni notarili, libri di cassa, corrispondenza dei membri della famiglia, spartiti musicali e moltissimo altro materiale è custodito qui a disposizione di studiosi.
ISOLA BELLA
La galleria Berthier
Nel 2008 i Principi Giberto VIII e Bona Borromeo riaprono al pubblico la Galleria del Berthier, un esempio di quadreria del ‘600 perfettamente conservata. Vengono restaurati 300 dipinti e tutti gli arredi di questa straordinaria ala del Palazzo, cuore delle collezioni d’arte della Famiglia e testimonianza dell’arredo originale della casa.
Questo cuore pulsante del collezionismo della famiglia Borromeo accoglie alle pareti oltre 130 dipinti, costituendo un mosaico di quadri alla maniera che l’allestimento delle quadrerie prevedeva all’epoca in tutta Europa. Ambiente molto diffuso dal Cinquecento, era lo spazio della rappresentanza e delle conversazioni destinato alla raccolta di quadri, sculture e oggetti d’arte.
La Galleria Berthier dell’Isola Bella, inaugurata poco prima della morte di Vitaliano VI, è l’unico esempio di collezione barocca interamente conservato in Lombardia.
Chiamata “Galleria dei quadri vecchi” poi “Galleria dell’alcova”, a partire dall’Ottocento venne chiamata “Galleria del generale Berthier” in ricordo del soggiorno sul’isola dell’omonimo generale a seguito di Napoleone e della moglie Joséphine.
Suggerimenti Utili
Orari
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Isola Bella
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Isola Madre
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ROCCA DI ANGERA
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PARCO PALLAVICINO
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Come arrivare
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Cosa Vedere
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Isola Bella
- Palazzo Borromeo +
- Giardino barocco all’italiana +
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Isola Madre
- Palazzo Borromeo +
- Giardino all’Inglese +
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Rocca di Angera
- Sale storiche +
- Museo della Bambola e del giocattolo +
- Ala Scaligera +
- Giardino Medievale +
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Parco del Mottarone
- Mottarone Adventure Park +
- Bar Stazione +
- Rifugio Genziana +